I freni sono importantissimi in qualsiasi vettura che si muove con azione automatica o meccanica. Infatti ci ritroviamo ad avere delle auto che sono poi bloccate e controllate, nella velocità, grazie all’uso dei freni. Lo stesso vale per i motocicli e perfino per monopattino oppure biciclette.

La verità è che tutti i modelli che sono azionati meccanicamente o con un’induzione meccanica manuale, acquisiscono una velocità tale che non è possibile bloccare al momento, in modo autonomo. C’è bisogno di un utilizzo di un freno, di un impianto e meccanismo che sia altrettanto forte e robusto.

Come funziona un freno?

I freni, nella maggior parte degli impianti, funzionano come un “morso” o meglio come una “morsa”. Essi bloccano, all’interno delle pinzette, i dischi di rotazione delle ruote. Quest’ultime tendono quindi a rallentare la loro corsa e, se necessario, a bloccare il disco rotatorio nella loro stretta.

Spiegato in questo modo sembrano dei meccanismi essenziali, in parte lo sono perché le ruote funzionano con dei perni a rotazione che però si possono bloccare. Tramite poi dei meccanismi, come il pedale del freno, si ha una maggiore forza di blocco che quindi aiuta ad avere subito il freno azionato.

I materiali usati per i freni, quali sono

Ci sono tantissimi materiali per i freni come le fibre di vetro, di carbonio, metalliche, ceramica, armadica. In base alla velocità che raggiunge un veicolo è possibile avere diverse tipologie di materiali perché essi sono studiati per riuscire a garantire un’azione frenante che sia immediata.

C’è da dire che però i freni sono composti da pasticche di questi materiali che si posizionano nella parte che è poi la pinza del freno delle ruote. Usandole e avendo continuamente uno sfregamento, esse si assottiglia e consumano fino a rimanere solo la parte metallica su cui le pasticche sono posizionate.

Prima di arrivare al consumo totale o alla parte metallica, possiamo udire un sibilo, cigolio oppure semplicemente uno stridere all’altezza delle ruote ogni qualvolta si preme il pedale del freno.

Fai controlli dei freni ogni 20.000 chilometri o poco superiori

Di certo non è consigliabile aspettare di udire dei rumori che sono di striduli oppure che sono di cigolii di vario genere perché altrimenti si rischia di avere una perdita della vettura. Tra l’altro è possibile addirittura sviluppare delle scintille. Come tale è preferibile che ci siano dei controlli dei freni almeno ogni 20.000 chilometri.

Nelle auto, nei manuali d’uso, è possibile addirittura trovare dei consigli in merito e quindi decidere quando è il momento di intervenire.