Ogni Nazione ha i suoi eroi che, per tenacia e idealismo, per passione e volontà, diventano degli eroi, nonostante possano poi perdere la vita in modo ingiusto. L’Ungheria ha un nome a cui deve molto e che è considerato un patriota oltre che ad un grande eroe contemporaneo, cioè Imre Nagy.

Breve biografia di Imre Nagy

Nato in una famiglia contadina, nel 1896, di umilissime origini, era un ottimo fabbro, lavoro che ha iniziato a praticare da giovanissimo. Il suo ruolo però cambiato quando decide di arruolarsi nell’esercito austroungarico nella prima guerra mondiale.

Nel 1919 c’è il rovesciamento del partito comunista ungherese, ma in questo periodo, Imre Nagy è semplicemente un ex soldato che inizia a sposare l’idea del comunismo e marxismo. Iniziando la sua carriera politica, in modo illegale, dovette addirittura fuggire e chiedere asilo politico a Mosca.

Torna nella sua patria nel 1944, dopo la fine della seconda guerra mondiale, in cui il Paese aveva bisogno di riprendersi a livello di politica e di ricostruzione. Lo stesso hanno ottiene delle posizioni ministeriali importanti.

Diventa poi Primo ministro per ben 2 volte nel 1953 e nel 1956, anno in cui venne ucciso come nemico della politica ungherese e russa.

Imre Nagy, cos’ha fatto

La vita di Imre Nagy fu intensa e avventurosa, ma anche piena di paura e di un forte ideale per il popolo ungherese. Probabilmente furono le condizioni della propria famiglia, povera e contadina, che spinsero Imre Nagy a vedere realmente quali fossero i problemi economici e sociali. Le persone benestanti sfruttano in ogni modo i più poveri. Questo lo spinse ad abbracciare la politica e, nella sua visione, lui è stato in grado di sollevare il popolo e di mettere a nudo quello che era la corruzione dell’epoca.

Sicuramente la sua idea di comunismo era stata apprezzata dalla Russia che vide in Imre Nagy un forte alleato, ma quando quest’ultimo ha compreso che l’idea politica della Russia stava cambiando in una sorta di comunismo dittatoriale, si è rivolto verso altri ideali. La democrazia, l’idea che tutti fossero uguali e che la popolazione aveva dei diritti da basare sul lavoro, è stato il motivo per cui oggi viene ricordato come un eroe, ma persino quello che lo ha portato alla morte.

Impiccagione di Imre Nagy

Era il 4 novembre del 1956 quando la voce di Imre Nagy diede l’annuncio, via radio, che la Russia aveva attaccato la capitale dell’Ungheria per rovesciare il governo democratico. Un giorno in cui ci fu un’invasione a suon di bombe, carrarmati e bagno di sangue tra la gente.

Imre Nagy venne impiccato perché dichiarato nemico della Russia che, in quell’occasione, era stato il popolo dominate e invasore. Il nome di Imre Nagy venne riabilitato anni dopo, quando l’Ungheria divenne una Nazione indipendente.