Il mondo del pugilato ha una rigida richiesta di classificazione dei propri atleti, questo per avere la certezza di non creare dei rischi e pericoli per i lottatori.

Non è possibile che tutti i pugili vadano a gareggiare e a lottare senza considerare:

  • Peso
  • Altezza
  • Stazza
  • Ossatura
  • Massa muscolare

Per fare un esempio, anche in modo da introdurre il discorso del pound for pound, un boxer di appena 60 chili non potrebbe mai e poi mai sfidare un boxer di 120 chili. La muscolatura è diversa, non è in grado di essere un buon incassatore. Rischia che un singolo pungo del suo sfidate, gli possa fratturare mandibole e costole.

Il discorso ha quindi un senso molto importante. Questo ha permesso anche di limitare alcune gare illegali dove si organizzavano degli incontri con lottatori di peso diverso pilotando poi i vincitori.

Curiosità sul metodo pound for pound

La classifica del pound for pound, abbreviata con la sigla P4P, è difficile da eseguire, ma non impossibile. Praticamente si calcola libra per libra, almeno tradotto dall’inglese in modo letterale. In Italia si calcola chilo per chilo adattandola poi alla classifica estera.

Oltre al metodo pound for pound, esiste anche la classifica dei campioni migliori in base al peso. Per quest’ultima, ogni anno, c’è un aggiornamento sui lottatori migliori.

Box e calcolo del peso

Ora però concentriamoci su cosa sia il pound for pound parlando dei nomi delle categorie e anche del peso. L’elenco dei pesi è:

  • Mosca, 51 chili per i dilettanti 52 chili
  • Massimi leggeri, 86 chili
  • Medi, 75 chili
  • Mediomassimi, 79 chili
  • Supergallo, 55 chili
  • Superleggeri, 63 chili
  • Superpiuma, 57 chili
  • Superwelter, 69 chili
  • Gallo, 53 chili
  • Supermosca, 52 chili

Questa è la lista aggiornata in base alle richieste internazionali per il mondo del pugilato.

Pound for pound, come su misura?

Parliamo ora di un altro aspetto del metodo pound for pound, cioè il calcolo del peso. Non basta avere un peso che rientri nelle categorie aggiornate. Occorre anche che ci sia una quantificazione del grasso corporeo e anche della massa muscolare.

Per capire un uomo che pesa 50 chili, anche se è molto magro, ma non allenato, non ha comunque una muscolatura atta a fare del pugilato poiché avrà un grasso corporeo superiore del 20% rispetto alle fibre muscolari.

Si tratta dunque di un elemento importantissimo che spesso confonde i nuovi pugili o chi si sta appassionando direttamente a questo sport.