La comunicazione è imprescindibile, essa si trova alla base della vita quotidiana: comunichiamo la mattina appena svegli , al supermercato, a scuola o a lavoro. E’ il fulcro fondamentale della vita poiché ci permette di esprimere le nostre necessità, i nostri desideri o i nostri malesseri. Il vocabolario italiano è formato da circa 160.000 vocaboli: tutto ciò che ci serve per esprimere ogni nostro desiderio. Molte parole, tuttavia, vengono utilizzate sempre meno proprio perché nel linguaggio comune tendiamo spesso a servirci sempre gli stessi termini al fine di spiegare alcuni concetti. Oggi facciamo un salto nella semantica italiana e vediamo insieme il significato del termine genetliaco, sempre meno utilizzato rispetto al suo sinonimo compleanno: scopriamo la sua etimologia e quando sia richiesto il suo utilizzo.

Significato e utilizzo del termine

Il termine genetliaco è un vocabolo di origine greca che deriva dalla parola γενεϑλιακός, la cui traduzione latina è genethliăcus: anticamente veniva utilizzato con riferimenti all’oroscopo ed infatti, coloro che se ne occupavano, venivano chiamati genetliaci; in tempi odierni il termine è stato impiegato per definire tutto quello riguardante la nascita e anche il Natale. Nella letteratura questo termine indicava un componimento scritto per celebrare un compleanno ( carme genetliaco ): il termine venne utilizzato anche da Leopardi in alcuni suoi scritti. E’ buona abitudine utilizzare questa parola riferendoci al genetliaco di uomini illustri, sovrani, principi o capi di stato.

Sinonimi

Proprio di rimando alla sua etimologia i sinonimi più utilizzati del termine sono: natalizio, Natale, anniversario, nascita e soprattutto compleanno. Una delle cause principali per cui l’utilizzo di questa parola è andato man mano diminuendo è, del resto, anche la difficoltà di pronunciare il gruppo fonetico “-tli”. Inoltre, in un contesto generale, l’impiego del termine tende ad ingrigire la circostanza e a rendere aulico e freddo un avvenimento che di per sé dovrebbe esprimere gioia e felicità per via dei festeggiamenti. Per questo motivo il termine genetliaco è stato maggiormente sostituito proprio dalla parola compleanno: più semplice, più armoniosa e soprattutto conosciuta da tutti. Ovviamente non vi è alcun divieto per coloro che intendano utilizzarla anche in contesti poco formali: tenete a mente però che il vostro interlocutore potrebbe non cogliere il vostro lieto augurio. Anche nei contesti che riguardano il periodo natalizio, il termine ha trovato sempre meno impiego poiché non tende a rappresentare il senso di unione e di affetto che è presente, in genere, nella case durante la festività.