Fare un trasloco è da sempre molto stressante e stancante. Scatoloni, imballaggi, trasporto: in questo caso, è davvero molto difficile tenere sotto controllo ogni problema o imprevisto. Se poi il trasloco è pianificato verso l’estero, allora diventa tutto molto più complicato e pesante.

Ovviamente, quando si parla di trasporto fuori Italia, bisogna fare una distinzione tra trasloco europeo intercontinentale. Il primo, infatti, è un po’ più semplice poiché richiede meno tempo in fatto di trasporto e soprattutto si serve principalmente di tir per il trasferimento di oggetti o mobili. Nel secondo caso, invece, la faccenda si fa un po’ più complessa. Il trasporto può richiedere anche 15 giorni e può essere eseguito via nave (ed è la via più economica) o via aereo (e qui bisogna affidarsi alle varie compagnie di volo).

Ma quali potrebbero essere gli imprevisti da dover fronteggiare durante un trasloco all’estero?

  1. Fattore burocrazia

Per un trasloco all’estero, la burocrazia è probabilmente una delle prime cose da tenere in considerazione per evitare imprevisti spiacevoli. Innanzitutto, è necessario compilare una distinta di carico, a prescindere dal mezzo di trasporto che viene scelto per la spedizione, che certifichi cosa contiene ogni scatolone con una valutazione del loro costo in sostituzione. Serve per informare la dogana (se si usa il tir) del contenuto delle varie scatole presenti sul mezzo. Il paese di destinazione potrebbe richiedere anche vari documenti personali (d’identità, passaporto, moduli per i neo arrivati e così via), per cui è bene tenerne conto.

Per assolvere la scocciatura burocratica, la maggior parte degli utenti decide molto spesso di rivolgersi ad aziende specializzate in traslochi. Un esempio è la ditta che si occupa di traslochi internazionali Sinibaldi.com che aiuta il cliente non solo a trasportare ogni suo oggetto personale, ma lo solleva anche da tutte le questioni burocratiche, occupandosene essa stessa. Insomma, un modo come un altro per vivere il trasloco senza pensieri.

  1. I bancali non sono certificati

Quando usi i bancali per un trasporto di oggetti in un Paese extra continentale è necessario che essi abbiano la certificazione ISPM15. Questa certifica che i bancali sono stati trattati e usati correttamente e che sono stati verniciati contro la propagazione di parassiti. Si tratta di una regolamentazione fitosanitaria che ha lo scopo di ridurre la disseminazione di organismi nocivi tra un continente e l’altro. Ovviamente, assumendo una ditta in traslochi, il rischio di usare bancali non adatti non esiste.

  1. Gli oggetti non sono assicurati

Stipulare una polizza assicurativa per i propri oggetti è fondamentale, soprattutto in caso di trasporto internazionale. Durante un trasloco di questo tipo, infatti, entrano in scena numerosi attori e le operazioni possono divenire troppo complesse. Si consiglia l’apertura della polizza anche nel caso in cui i beni personali debbano sostare per molto tempo in zone di carica, in attesa del trasporto: il rischio di trovarsi davanti ad oggetti rotti, in questi casi, diventa davvero molto alto.

  1. Non riesci a trovare il furgone specializzato

Utilizzare un furgone per un trasporto estero ma in Europa è fondamentale. Tuttavia, può divenire difficile reperirne uno per l’occasione. Ebbene, senza l’ausilio di una ditta specializzata, ci si potrebbe trovare di fronte a un bel problema. Ecco perché il fai da te è sempre sconsigliato in caso di traslochi di questo tipo.

  1. I costi sono insostenibili

Oltre al furgone, c’è anche il costo dell’imballaggio, del cartone, della benzina e del tragitto da tenere in considerazione. Insomma, un prezzo che diventa decisamente molto alto se si effettua un trasloco all’estero da soli. Per non parlare del fattore stress che raggiunge le stelle! Le ditte specializzate in traslochi permettono di risparmiare sulle spese e rendono il trasloco più semplice e veloce.