Vincent Willem van Gogh viene ricordato come uno degli artisti più emblematici e ‘maledetti’ della storia artistica mondiale, nato il 30 marzo del 1853 a Zundert, in Olanda, un artista tormentato al punto da decidere di suicidarsi.

Tutte le curiosità sull’artista

Tra le curiosità meno citate su Vincent Willem van Gogh si trova la sua particolare abitudine nel dipingere le proprie tele indossando un cappello di paglia costellato di candele. L’artista dipingeva soprattutto durante le ore notturne, come testimoniato non soltanto dalle opere ma anche da diverse testimonianze scritte.

L’auto-mutilazione dell’orecchio sinistro, rappresentata anche su tela e interpretata come una prova lampante della propria pazzia, potrebbe celare invece una testimonianza a carattere vendicativo da parte di un amico dello stesso Vincent Willem van Gogh. La nuova teoria è stata presentata da alcuni storici in riferimento al coinquilino di Vincent Paul Gauguin, esperto di scherma, affibbiandogli il gesto sotto il movente di una delle forti discussioni.

Una delle opere di maggior successo dell’artista, Notte Stellata: “non mi dice niente”, non fu mai pienamente apprezzata dallo stesso Vincent Willem van Gogh, il quale confidò in una lettera al fratello il suo disprezzo per la tela. Van Gogh era inoltre cresciuto guardando una tomba portare il suo stesso nome, in realtà rivelatasi quella del fratello deceduto prima della sua nascita, motivo per il quale la famiglia aveva deciso di optare per il suo stesso nome.

L’attività di pittore di Vincent Willem van Gogh ebbe una durata pari ad un solo decennio, lavorando in precedenza come maestro e mercante, appassionandosi alle sorti dei propri colleghi al punto di essere ritenuto una minaccia da parte delle gerarchie ecclesiastiche. Il giallo cromo utilizzato nelle opere “Girasoli o La camera di Arles” si sarebbe dovuto presentare in modo più brillante rispetto al risultato finale, sbiadito dalla tela con il trascorrere del tempo assumendo sfumature sul marrone.

Jeanne Calment, una francese che conobbe il pittore, lo descrisse in realtà come una persona del tutto scortese, malata e mal vestita. A testimonianza dell’artista si trovano soltanto gli autoritratti da lui stesso realizzati, mentre il ritrovamento di uno scatto fotografico datato 1887 è diventato oggetto di dibattito nel corso del tempo. Diversi storici hanno associato ai presenti la fisionomia reale di Vincent Willem van Gogh. 

Il pittore Vincent Van Gogh si sparò il 27 luglio 1890, suicidandosi a Auvers-sur- Oise in Provenza, portando ancora in tasca una lettera incompiuta indirizzata al fratello Theo riportando le ultime righe: “Ebbene, nel mio lavoro ci rischio la vita e la mia ragione vi si è consumata per metà. Ma che cosa vuoi mai?”.