In un modo curioso e affascinante, la storia ci ha lasciato una serie di termini pittoreschi per designare i guardiani del riposo eterno, tra cui il famoso “becchino”. In questo articolo, esploreremo l’origine di questo termine e alcuni dei suoi sinonimi altrettanto curiosi e divertenti. Preparatevi a scoprire il lato leggero di un mestiere a volte poco considerato!

L’origine del termine “becchino”

Il termine “becchino” risale a tempi antichi e affonda le sue radici nel vocabolario dei mestieri legati al funerale. Il nome deriva dal latino medievale “biccherna” o “bicchierna”, che indicava una tassa o un’imposta sul commercio dei libri di registro e altri documenti pubblici. I “bicchernieri” erano coloro che gestivano queste tasse, ma il loro lavoro andava ben oltre le questioni fiscali.

Con il passare del tempo, i compiti dei bicchernieri si estesero a includere anche la gestione delle sepolture, la preparazione dei corpi e l’organizzazione dei funerali. Perciò, nel corso dei secoli, il termine “becchino” iniziò a riferirsi agli impresari delle pompe funebri, a coloro che si occupavano delle pratiche funerarie, diventando sinonimo di custodi dei cimiteri e degli ultimi viaggi dei defunti.

I sinonimi buffi e curiosi

La lingua italiana, ricca di sfumature e divertenti stranezze, non poteva non offrirci una vasta gamma di sinonimi per il becchino. Eccoli qui di seguito:

  1. Custode delle dimore eteree: Questo epiteto romantico risale al periodo in cui le persone vedevano la morte come una transizione verso una dimensione ultraterrena. L’immagine di un custode premuroso delle dimore dei trapassati si diffuse così tanto che molti iniziarono a chiamare i becchini con questo suggestivo e poetico titolo.
  2. Ballerini delle bare: Questa definizione bizzarra e un po’ macabra si riferisce all’antica tradizione di portare a spalla la bara del defunto. In passato, i becchini spesso ballavano o facevano dei movimenti ritmici mentre trasportavano il feretro per rendere più leggero il peso emotivo del momento. Da qui l’origine di questo curioso soprannome.
  3. Danzatori dell’oltretomba: Simile al precedente, ma con un tocco di misticismo in più. L’idea di danzare verso l’aldilà, accompagnando il defunto nel suo viaggio verso l’oltretomba, era vista come un modo per onorare la vita che si era conclusa e accogliere il passaggio verso l’ignoto con gioia.
  4. Facilitatori di transizione: Questo eufemismo moderno si è sviluppato con l’evoluzione delle pratiche funerarie e l’approccio più razionale alla morte. I becchini sono visti come figure che aiutano i defunti nella transizione dal mondo dei vivi al regno dell’eternità, fornendo un servizio essenziale di sepoltura e onoranze funebri.
  5. Guide silenziose: Questo termine sottolinea la discrezione e la compostezza richieste ai becchini nel loro lavoro. Essi agiscono come guide silenziose che assistono i defunti senza mai essere invadenti o chiassosi, rispettando il dolore dei familiari e amici in lutto.

Conclusioni

In un mondo spesso cupo e serio, è rinfrescante scoprire che ci sono stati momenti in cui il linguaggio ha giocato con la morte e con i mestieri connessi a essa in modo leggero e simpatico. I termini buffi e curiosi utilizzati per descrivere i becchini ci mostrano un lato umoristico e affettuoso delle persone di un tempo. Ogni soprannome racchiude una storia e una tradizione, un ricordo di tempi passati in cui la morte era vista come parte integrante della vita.

Così, la prossima volta che incontrerete un becchino di Cattolica San Lorenzo o sentirete uno di questi strani sinonimi, potrete apprezzare la sua eredità storica e la preziosa funzione sociale svolta da queste figure. La nostra società moderna potrebbe imparare qualcosa dall’approccio allegro e affettuoso di un tempo verso questi “bacini di residenza” che vegliano amorevolmente sul riposo eterno dei nostri cari.