Ogni vegetale, ogni piantina, fiore ed albero, ha un suo modo per far sopravvivere la specie. Tutti i vegetali fruttificano, ma non è detto che i semi siano utili all’alimentazione delle specie organiche. Gli alberi poi sono quelli che non sempre mostrano il proprio frutto.
Il frassino è un albero che è molto comune nella macchia mediterranea e tende ad autogestire la propria semina. Albero che riesce a formare intere foreste, ma come si pianta? Lui crea un frutto che si chiama samara.
Il frassino come provvede alla semina
Il samara è una specie di frutto che ha un seme al suo interno che tende ad essere composto di una qualche “vela”, cioè una pellicola esterna, che gli consente di viaggiare nel vento. Si tratta infatti di un seme che viaggia e si sposta con il vento.
La forma del samara è simile ad un baccello, come quello dei piselli o delle fave. Quando il seme arriva ad essere abbastanza grande e matura da poter provvedere ad una sua germinazione quando è a terra, il samara si apre. A questo punto il seme cadrà a terra.
Frutto del frassino, samara
Curiosamente, perfino se gli studi non l’hanno confermato, il frassino è molto sensibile ai cambiamenti del tempo. Esso è in grado di capire quando cambia il vento o ci saranno delle giornate ventose. Questo perché deve garantire al suo frutto di poter viaggiare e quindi arrivare ad un terreno che possa essergli utile per germinare.
Questa credenza popolare non è stata dimostrata pienamente dalla scienza, anche se effettivamente, quando ci sono dei giorni ventosi oppure il tempo cambia in modo da essere asciutto e non umido, i frassini rilasciano i suoi semi.
Il samara si apre e vediamo che c’è una grande quantità di questi semi che volteggiano nell’aria. Il samara è comunque uno dei pochi metodi che consentono al frassino di viaggiare per interi chilometri in modo da trovare il terreno più adatto alla loro crescita.
A cosa serve il samara?
La semina di un seme può essere prolifica su un terreno e totalmente inefficace su un altro. La vegetazione, per far sopravvivere la specie, ha creato una serie di metodi che gli consentono di spostarsi. Infatti, il samara dei frassini, cambia frequentemente ubicazione. I primi del ‘900 i frassini erano in grande quantità nel sud Italia. Oggi vediamo invece che sono più centrali al territorio.
Questo è possibile non per la mano dell’uomo, ma per il frutto e seme samara che viaggia trasportato dal vento e sceglie poi il terreno più adatto alla sua crescita.