Ci sono eroi storici e eroi moderni che sono degli esempi per migliaia di persone che non sanno con quali occhi guardare il futuro. Un’icone che non ha avuto il giusto rilievo, ma che nei giovani sportivi sta dando un esempio da seguire, è il nuotatore Simone Sabbioni. Un giovanissimo talento del nuoto italiano che è arrivato alle Olimpiadi.

La vita da sportivo agonistico non è mai semplice. I giovanissimi, ma anche coloro che sono più adulti, sono costretti a seguire rigide regole. Nella vita quotidiana devono essere privati di molti “svaghi” eccessivi, di mangiare e bere continuamente cibi e bevande ipercaloriche.

Gli allenamenti sono estenuanti, specialmente quando si profila una gara. Sottolineiamo anche che proprio gli allenamenti possono interessare dalle 8 alle 10 ore al giorno. Già questo è un esempio della forza di volontà che si deve avere.

Il “sirenetto” italiano

Chi è Simone Sabbioni? Giovanissimo nuotatore di appena 23 anni, che ha raggiungo il primato sui 100 metri a dorso in vasca. Nato a Rimini nel 1996, sotto il segno della Bilancia. Si fa notare alla tenera età di 15 anni, nelle categorie giovanili, sempre stimando un ottimo tempo sui 100 metri a dorso.

Nel 2014 e 2015 vince i 50 metri a dorso stabilendo un nuovo record mondiale. Tra le curiosità della sua carriera agonistica, possiamo dire che in ogni allenamento riusciva a raggiungere il suo record, nuovo record mondiale ricordiamolo. Nel 2016 Simone Sabbioni si fa notare in ambito europeo, per poi qualificarsi ai giochi olimpionici di Rio de Janeiro. Purtroppo, proprio in quest’anno, non riesce a mantenere il suo stato fisico eccellente. Infatti, ha dei problemi di salute dove poi scopre di avere una malattia che limita i suoi allenamenti.

Malattie e recupero, mai abbattersi

Simone Sabbioni ha dichiarato, in una recente intervista che per fortuna la sua malattia non era mortale o comunque degenerativa. Infatti, nel 2016, gli è stata diagnosticata una colite ulcerosa che provoca malesseri diffusi.

Nella fase acuta, i dolori alla fascia addominale, erano molto acuti e questo gli ha impedito di riuscire a sostenere tutti i suoi allenamenti. Nella fase iniziale tutti erano convinti che si trattasse solo di fastidi momentanei, nel corso dei mesi la situazione è degenerata.

La colite ulcerosa ha limitato anche la sua dieta e lo ha obbligato ad avere una vita ancora più rigida da seguire. Nel momento in cui questa ulcera si infiamma tende a contrarre la muscolatura addominale. Nuotare diventa doloroso e spesso impossibile. Tuttavia, Simone Sabbioni, ha deciso che non sarebbe stato questo a fermarlo ed ecco perché è diventato un’icona del nuovo nuoto italiano.

Una storia d’esempio

Cosa piace di Simone Sabbioni? Oltre ad essere un bellissimo ragazzo che ha già fatto innamorare moltissime ragazze in Italia, è molto umile. Le sue interviste in cui parla della sua malattia, sono essenziali, ma dove palesa sempre il suo amore per il nuoto. Un amore che non ha limiti e che lo ha fatto giungere come rappresentate del nuovo italiano nelle prossime Olimpiadi.