In primavera si risveglia la natura, tornano le rondini, le giornate si allungano e il Sole inizia a scaldare. Come non apprezzare questa mezza stagione che permette di notare le colorazioni naturali dei fiori di primavera.

I profumi che poi permeano l’aria e che ci attirano, proprio come le api, verso le loro corolle che sbocciano e mostrano la loro bellezza. Oggi ci sono sia i fiori di primavera che crescono solo in base a determinate coltivazioni artificiose. Ci sono anche i fiori di primavera spontanei, i famosi “fiorellini di campagna”.

I fiori del freddo

Le viole o violette sono dei fiori che crescono spontanei su aree di montagna e tra le rocce. Si tratta di uno dei primi fiori di primavera che crescono spontanei. Alcuni proverbi tradizionali, dichiarano che una volta che spunta la violetta si aprono le porte della primavera. In altre zone italiane esso è “il fiore del freddo”. La viola resiste anche alle ultime nevi o grandini, specialmente in montagna.

Insieme alle viole, troviamo anche le gerbere, la fresia, le calle e le dalie, che sono tutti fiori di primavera spontanei. Essi resistono agli ultimi attacchi dell’inverno che si scatenano proprio nella prima parte della primavera. Posseggono un profumo particolarmente intenso. All’alba o quando ricevono i primi raggi solari del mattino, aprono la loro corolla e si avverte un forte profumo dolciastro. I tulipani sono anche fiori che nascono in questa prima fase primaverile, ma che non sono spontanei. Essi non appartengono esattamente alla nostra macchia mediterranea e devono essere piantati.

I mille colori dei fiori di primavera

Una volta che ormai l’inverno è andato via, ecco che la primavera esplode in mille colorazioni. Tanti insetti passano da fiore e fiore per iniziare la loro raccolta di cibo. Nei mesi di maggio, i fiori di primavera sono migliaia! Troviamo il ranuncolo, con la sua corolla molto spessa. La primula, peonia, il papavero, che cresce spontaneo nei prati. L’ortensia, l’orchidea, il “non ti scordar di me”, di un azzurro realmente intenso. La margherita e la ginestra.

Essi hanno bisogno di avere una temperatura mite per sbocciare perché sono molto sensibili al freddo, quindi li ritroviamo proprio in primavera inoltrata. Perfetti anche per la creazione del potpourri. Per riconoscere tutti i tipi di fiori e nomi, occorre una buona attenzione. Le tipologie di fiori, che sono caratteristici della macchia mediterranea, si differiscono da quelli che invece sono “stranieri”. Proprio questi ultimi hanno bisogno di essere piantanti.

I fiori usati nella medicina naturale

Chiamati come fiori selvatici, in Italia esistono centinaia di varietà di fiori che sono medicinali. Essi sono dei fiori di primavera spontanei che sono usati, da sempre, nella medicina tradizionale italiana. Una volta raccolti, si fanno essiccare. In seguito si usano sotto forma di decotti o di tisane. Ancora oggi vengono preferiti all’uso dei farmaci per una cura omeopatica.

Il primo da conoscere è il tarassaco. Caratterizzato da una colorazione gialla intensa, molto bello da vedere, ma anche utile per calmare dolori mestruali e mal di testa. La saponaria e la silene, sono fiori molto simili, ma di colorazione totalmente diversa. La genziana offre una colorazione azzurra perfetta che troviamo proprio nelle campagne e tra i fiori più conosciuti, troviamo l’erba trinità, usata per le sue azioni lenitive e calmanti.