I diamanti sono i migliori amici delle donne” recitava un famoso aforisma di Marylin Monroe. Forse sarebbe stato corretto dire “i brillanti”, i diamanti infatti si riferiscono alla pietra grezza, ancora da lavorare, più simile ad un sasso. I brillanti invece, sono le pietre preziose che conosciamo dopo la loro lavorazione, nel caso del diamante, un taglio da ben 57 sfaccettature. Come riconoscerne uno vero da uno falso? Esistono diverse caratteristiche di cui tenere conto, ma è bene sapere che fare una valutazione fai da te non è possibile senza gli appositi strumenti.

Come è fatto un diamante grezzo

Il diamante si forma ad una profondità di circa 200km sotto la crosta terreste, si tratta di un agglomerato di atomi di carbonio che affiora sulla superficie grazie alle eruzioni vulcaniche. E’ ricoperto di kimberlite, una tipologia di roccia ultrabasica, che protegge la pietra preziosa. I diamanti sono uno diverso dall’altro e piuttosto rari, ma la zona più ricca si trova in Sud Africa. Va da sé che riconoscere un sassolino da un prezioso non è semplice, poiché bisogna essere gemmologi per poterne valutare la purezza, il colore e il peso.

Come riconoscere un vero da un falso

Una volta lavorato, il diamante è pronto per essere incastonato in anelli e collane. Per riconoscere una pietra vera da una falsa esistono diversi metodi: il primo è quello di recarsi da un gioielliere di fiducia mentre il secondo consiste nell’alitare sulla pietra. I diamanti infatti non si appannano, per cui se si crea della condensa hai già la certezza di trovarti difronte ad un falso. Se la pietra che vuoi testare è incastonata in un anello, puoi affidarti ai codici stampati sulla montatura. Sono validi tutti quelli che si rifanno all’oro e al platino, ma il codice C.Z. già esprime che si tratta di un pezzo artificiale. Infine, se hai a disposizione la stessa lente di ingrandimento che usano i gioiellieri, puoi ispezionare la pietra attentamente: se non presenta impurità probabilmente è stata creata in laboratorio e quindi si tratta di un semplice zircone.

Utilizzi

Ovvio pensare che sia usato solo in gioielleria. In realtà non è così, il diamante oltre alla bellezza ha una proprietà che lo rende insostituibile: la durezza. Grazie a questa sua caratteristica, spesso viene usato in industria per tagliare e perforare superfici estremamente dure. Viene utilizzato in ambito automobilistico e autostradale, ma anche dai dentisti, che usando le punte dei trapani in questo materiale riescono a forare i denti senza difficoltà. Infine, il diamante viene usato come punta perfino per intagliare le altre tipologie di pietre preziose.

Prezzi

Il prezzo di un diamante dipende dal suo peso in carati, dove 1 carato = 0,20 grammi e dalla sua lavorazione, oltre che dal colore e la purezza. Per quanto riguarda il colore, esiste una classificazione che parte dalla lettera D fino alla Z e riguarda la trasparenza. Più un diamante è trasparente più valore avrà. Per la purezza invece, la scala è di 8 gradi, piccole imperfezioni non ne inficiano comunque il prezzo. Sul mercato possono esistere diamanti da poche decine di euro così come da milioni, se di medio valore, possono essere un’ottima soluzione di investimento.