Le storie di attualità hanno visto spesso protagonista questo materiale, il rame. Questo perché il suo alto valore fa gola a parecchi, che alla peggio, lo rubano e lo rivendono. Ma andiamo a conoscerne il vero e proprio valore.

1 kg di rame: costi e ricavati

Iniziamo con lo specificare che 1 kg di rame costa 6,7€, mentre invece al grammo il prezzo risulterà essere di 0, 60€. É indubbio che sia un valore alto rispetto alla media, dunque capiamo bene l’industria europea che giro d’affari consta con la compra-vendita del rame. Conta 500 compagnie per un fatturato che va oltre i 45 miliardi, e da lavoro a circa 50 mila lavoranti. Inoltre non dobbiamo dimenticare che sono molteplici i settori che hanno fondato la propria attività sul valore netto del rame, dall’energia passando per l’automotive, fermandoci all’edilizia. Questo perché risulta essere un materiale fondamentale in diversi campi, e addittura é diventato fondamentale sfruttarne anche la riciclabilità per la domanda sempre piú alta del prodotto. In Europa la produzione del rame é il 5, 7% di quella mondiale.

Rame: chi lo produce e come lo investe?

Il primo produttore di rame al mondo é il Cile con il 32% di produzione, seguito nell’ordine da: Cina, Perú, Usa e Australia. Mentre invece, per il rame raffinato, il primato se lo aggiudica la Cina con il 27%. Tanta é la domanda, quanto il costo, direttamente proporzionali al furto di questo materiale ovunque se ne trovi, tanto che é ststo creato l’Osservatorio nazionale sui furti di rame, che già leggerlo fa ridere, ma é vero, purtroppo. Il suo valore puó arrivare anche ad un massimo di 8€ al kg, quindi la prevenzione del furto diventa necessaria. I luoghi piú assaltati dai delinquenti di basso borgo, sono le stazioni ferroviarie, che sono piene di rame nelle intercapedini dei binari. L’investimento e quindi il business del rame, puó essere molto redditizio, ma anche meno del previsto, tutto dipende dall’esperienza maturata nel settore della compra-vendita e chiaramente da quanto si conosce il materiale e la sua domanda effettiva, ed il suo andamento in salita o in discesa nel mercato. Quindi in questo specifico caso, non si ci puó affidare alla fortuna, bensí alla conoscenza stessa dell’argomento trattato e quindi del materiale venduto.

Come si vende il rame?

In qualsiasi modo, legale o illegale, non c’é modalità di controllo da questo punto di vista, ne tanto meno tracciabile, nonostante si tratti di materiale a rischio furto altissimo. Ma anche rivendere il rame ha le sue difficoltà, questo perché esistono i gradi degli oggetti venduti. Un oggetto di primo grado, é rappresentato da ritagli di rame, un oggetto di secondo grado da almeno un composto di rame con una percentuale del 96%, un oggetto di terzo grado deve avere uno spessore pari al 1, 6 mm. Questo nella teoria, e anche spesso nella pratica.

Infine concludendo, se lo fate per lavoro ben vengano gli investimenti, giustamente pagati e pensati, per quello che devono rendere, senza mai strafare, mettendo in campo, la vera conoscenza dell’argomento, ma diversamente, avete mai pensato se il gioco valga davvero la candela?