Probabilmente non moti di voi sapranno chi è Luigi Bisetto. Bene vi do un indizio. Cos’è quella cosa che si mangia alla fine di un pasto, così detto “importante”? Il dolce, è chiaro. Andiamo a conoscere insieme, un pasticciere campione del mondo.

Chi è Luigi Biasetto e qual’è il suo metodo di lavoro?

Luigi Biasetto nasce a Bruxelles e lì si diploma in  “Maitre patissier chocolatier confiseur glacier”. Ha origini veneziane e la sua pasticceria si trova a Padova, in via Facciolati,12.

Biasetto, mischia generi conosciuti ed apprezzati nella romantica Bruxelles alla tecnica della quel diventò padrone prendendo spunto dai maestri vetrai veneziani, ed è proprio quella la sua forza: l’equilibrio perfetto tra la consistenza e la forma degli ingredienti utilizzati. Nelle sue mani ogni ingrediente banale, diventa arte.

Biasetto: a scuola di pasticceria

Nel lontano, ma neanche troppo, 2008 apre a Bruxelles una vera e propria  scuola di pasticceria, che chiaramente prende il suo nome, radicalizzando il prodotto italiano all’estero. Nominato pasticciere dell’anno nel 2006, è anche l’inventore insieme ad altri suoi colleghi della “Torta sette veli”. Conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo, come delizia indiscussa della pasticceria italiana, ha inoltre regalato la coppa del mondo della pasticceria, di Lione nel 1997. 

La torta sette veli: come è fatta?

E’ una torta fatta da una deliziosa mousse al cioccolato fondente di origine controllata del Madagascar, con bavarese alla nocciola pralinata, 7 strati di cioccolato croccante (i fantomatici 7 veli) , savoiardo al cioccolato e gianduia ai cereali.  Il suo marchio è registrato e non riproducibile in alcuna variante. Ma cos’altro ha inventato Biasetto? Scopriamo insieme qualche altra ricetta, semplice da realizzare.

Dolci al cucchiaio: Riz condè, la dolcezza in un bicchiere

Il Riz condè, è un dolce in bicchiere, semplice da realizzare e gustoso come pochi. Scopriamo cosa lo compone: una crema diplomatica,(panna e crema pasticcera mischiate assieme)  che è la base stessa del dolce, seguita dal riso cotto nel latte arricchito da semi di bacca di vaniglia e per finire zucchero a velo , sulle fragole che colorano il bicchiere.

“Senza dolce non c’è vita”: il libro di Biasetto

Biasetto raccoglie oltre al suo metodo anche le sue migliori ricette in diversi scritti. Tra cui “Senza dolce non c’è vita.” Ma di cosa ci parla nei suoi libri? Biasetto mette tutta la passione possibile, sia in cucina che tra le pagine dei suoi libri. Racconta dei suoi inimitabili “Macaron”, e della sua passione embrionale per la pasticceria.Insomma di professionisti italiani ce ne sono tanti, nè è pieno il mondo, e non è sempre necessario cercare fuori dai nostri confini. Impariamo ad apprezzare la nostra terra ed anche le nostre origini, ed evitiamo che vengano denigrate. L’Italia pullula di eccellenza, Biasetto poco conosciuto tra i non addetti ai lavori, è una di quelle.

Forse non ci occorre prendere esempio dagli altri, sappiamo fare bene abbastanza cosa nel nostro Paese, forse la cucina è una di quelle. Lasciamo stare gli stereotipi e prendiamoci i meriti che ci dovrebbero essere riconosciuti più spesso. Viva il Made in Italy!