Dalla medicina alla finanza, il super cervellone Watson messo a punto dalla Ibm, analizza milioni di dati in pochi secondi.
Watson non è un computer come noi siamo abituati a pensarlo, ma è un vero e proprio sistema cognitivo. Apprende come gli essere umani ma è molto più veloce: in pochi attimi è capace di leggere l’equivalente di un milione di libri.
E’ in grado di parlare e può essere interrogato a voce: dopo qualche secondo fornirà la risposta più corretta utilizzando un linguaggio semplice e comprensibile.
La potenza cognitiva di Watson non vuole sostituire l’uomo ma affiancarlo in tanti settori consigliando la decisione più giusta.
Nel campo della sanità, grazie al super cervellone, i medici possono valutare milioni di cartelle cliniche in pochi istanti fornendo al paziente la diagnosi migliore e la cura più adatta.
La capacità cognitiva di Watson è , poi, determinante anche in campo finanziario.
E’ in grado di leggere milioni di indicatori e andamenti di mercato e suggerire i migliori investimenti in tempo reale.
Con le sue capacità di confrontare e incrociare dati, Watson può aiutare i manager a prendere decisioni senza commettere errori e nel minor tempo possibile.
Da non sottovalutare il sostegno che questa macchina tecnologica può dare anche al mondo dell’agricoltura: incrociando le previsioni meteo con le analisi di laboratorio, Watson fornirà agli agricoltori le informazioni necessarie per rendere i loro terreni fertili e privi di infestazioni anticipando le avversità atmosferiche e probabili problemi di raccolto.