soldi trading onlineNel campo del trading online sono diversi gli strumenti finanziari attraverso cui poter accedere al mercato azionario. Ovviamente il fine ultimo di ogni investitore, sia questo più o meno esperto, è quello di ottenere il maggior ricavo col minimo sforzo. Per far ciò, economisti e programmatori hanno elaborato sistemi estremamente sofisticati, indispensabili per una piena e completa osservazione dei dati più importanti.

Tra gli strumenti finanziari maggiormente utilizzati dagli investirori è impossibile non citare le opzioni binarie ed i contratti per differenza. Entrambi sfruttano appieno ogni possibilità messa a disposizione dal brooker, eppure, gli stessi, si differenziano nei modi e nell’approccio al sistema. Analizzeremo ora, dunque, quelle che sono le più grandi differenze, come le analogie, tra i suddetti strumenti.

  • Innanzitutto, come più volte scritto, prima di incamminarsi nel mondo del trading è bene fare esperienza attraverso le cosiddette demo. E’ qui che si evidenzia la prima differenza; i CFD, infatti, diversamente dalle opzioni binarie, consentono di utilizzare demo gratuite, pur senza costruire un conto iniziale. Nel primo caso, infatti, sarà necessario depositare una cifra che, in media, si attesta sui 250 euro.
  • La seconda e forse più grande differenza sta nel limite di tempo che le opzioni binarie impongono al trader di turno. Quest’ultimo, sarà obbligato a scegliere un periodo (minimo 30 secondi) nel quale l’oggetto esaminato prenderà una direzione positiva o negativa, a seconda del movimento dei mercati. Nel caso delle CFD, invece, non vi è limite nella scelta del tempo; in altre parole è possibile puntare su di un trend, fissando le lancette dell’orologio su di un qualsiasi orario.
  • La terza ed ultima differenza si manifesta nel momento dell’acquisto dei lotti, ovvero quantità minime negoziabili. Difatti, con i Contratti per Differenza saremo costretti, per acquistare i titoli di una qualsiasi società, ad acquistare altresì un numero prefissato di lotti. Ciò non avviene con le opzioni binarie, per le quali non vi è un limite prefissato.

Insomma, come avrete avuto modo di capire, i CFD sono strumenti maggiormente fruibili dagli esperti del settore, poiché implicano maggiori conoscenze della materia; le opzioni binarie, d’altro canto, sono di più facile utilizzo, tali da permetterne lo sfruttamento anche dei neofiti del trading. Consigliamo dunque, di partire con queste ultime (magari approfittando di un conto di trading in demo), per poi progredire con i contratti per differenza.