Siri migliora grazie all’AI: presto comanderai YouTube e WhatsApp solo con la voce
Siri migliora grazie all’AI: presto comanderai YouTube e WhatsApp solo con la voce
Immagina di dire: “Hey Siri, apri YouTube, cerca il mio video preferito e mettilo in fullscreen”. Oppure: “Scrivi a Marta su WhatsApp che arrivo in 10 minuti”. E che Siri lo faccia, senza sbagliare, senza confondersi, senza ripetere.
Sembra fantascienza? In realtà, è sempre più realtà. Apple sta testando una nuova generazione di comandi vocali intelligenti basati sull’intelligenza artificiale, capaci di gestire in modo più profondo le app di terze parti. I primi esperimenti riguardano YouTube e WhatsApp, ma è solo l’inizio di una trasformazione epocale nel rapporto tra utente e dispositivo.
In questo articolo scoprirai cosa sta cambiando, quali funzioni vocali avanzate sono già in test, come funzionano e quali sono i benefici, ma anche i limiti e le implicazioni di questa evoluzione.
Come sta cambiando Siri: AI, contesto e linguaggio naturale
Per anni Siri è stata l’assistente vocale più diffusa ma anche la più criticata. Troppo limitata, poco flessibile, incapace di comprendere il contesto. Ma ora, tutto sta cambiando. Apple ha integrato nel cuore di Siri una nuova architettura AI, capace di analizzare:
- Il contesto della conversazione (es. se stai guidando, se sei a casa, se hai già aperto una app)
- Il tono e l’intento delle tue parole, anche se non usi comandi standardizzati
- Le tue abitudini digitali, imparando nel tempo da come usi le app
Questo significa che non devi più ricordare comandi precisi. Puoi parlare a Siri come parleresti a un amico: “Fammi sentire qualcosa di allegro su YouTube”, “Mostrami gli ultimi messaggi di Marco su WhatsApp”, e l’assistente sarà in grado di interpretare, adattare e rispondere in modo intelligente.
Integrazione con app di terze parti: il caso YouTube e WhatsApp
Le prime applicazioni a ricevere il supporto sono due colossi: YouTube, piattaforma di video più usata al mondo, e WhatsApp, il servizio di messaggistica con oltre 2 miliardi di utenti.
Con i nuovi comandi vocali in fase di test, potrai:
- Aprire l’app, cercare video specifici, far partire la riproduzione e metterla in modalità a schermo intero o picture-in-picture
- Regolare volume, mettere in pausa, saltare video, con una semplice frase
- Inviare messaggi su WhatsApp a contatti specifici, anche dettando il testo in linguaggio naturale
- Chiedere di leggere i messaggi ricevuti e rispondere con la tua voce
- Avviare videochiamate con un contatto o un gruppo, senza toccare lo schermo
Queste funzioni sono state testate internamente e alcuni utenti selezionati stanno sperimentando una beta avanzata. I feedback sono promettenti: Siri finalmente inizia a capire come parliamo davvero.

Vantaggi pratici, criticità e tempistiche previste
Perché questa evoluzione è importante
Integrare comandi vocali intelligenti con le app di tutti i giorni significa un’esperienza d’uso più fluida, naturale e veloce. Ecco i principali vantaggi:
- Accessibilità: le persone con disabilità motorie o visive potranno gestire app complesse solo con la voce
- Sicurezza: se sei in auto o stai cucinando, puoi usare WhatsApp o YouTube senza toccare nulla
- Multitasking: detti un messaggio mentre stai guardando un video o facendo altro
- Personalizzazione: Siri impara i tuoi gusti, priorità e preferenze, diventando un assistente più efficace
Insomma, è la direzione naturale dell’interazione uomo-tecnologia: sempre più intuitiva, sempre meno “robotica”.
Le sfide tecnologiche e di privacy
Ma ci sono anche ostacoli da superare. Tra i principali:
- Comprensione in ambienti rumorosi: anche con AI, il rumore di fondo può rendere difficile la decodifica vocale
- Privacy e sicurezza: affidare a Siri messaggi, ricerche e interazioni comporta rischi. Cosa succede se altri parlano al tuo iPhone? Come vengono protetti i dati vocali?
- Dipendenza da Internet e server AI: per interpretare comandi complessi, Siri si affida a server remoti. E se la connessione è lenta?
- Limitazioni con app non supportate: per ora solo poche app sono integrate. L’estensione a tutte richiederà accordi e tempo.
Apple garantisce che tutti i comandi vocali vengono elaborati nel rispetto delle regole GDPR, con elaborazione locale quando possibile e criptazione end-to-end per messaggi e dati sensibili. Ma il tema resta delicato.
Quando arriveranno le novità?
Secondo le indiscrezioni raccolte, Apple prevede di:
- Rilasciare una beta pubblica limitata entro fine 2025
- Includere le prime versioni ufficiali in iOS 19, previsto per l’estate 2026
- Estendere gradualmente la compatibilità a altri assistenti vocali e app, tra cui Spotify, Telegram, Netflix, Instagram
In futuro, potresti controllare quasi tutto lo smartphone solo con la voce. Ma serve ancora tempo.
L’assistente vocale del futuro: da “comando” a “compagno”
Con questa rivoluzione, Siri smette di essere un semplice “assistente vocale passivo” per diventare un vero compagno digitale. Un’entità capace di:
- Capire il contesto (sei stanco? di fretta? vuoi relax?)
- Rispondere con tono adatto e opzioni utili
- Suggerire contenuti e azioni proattivamente
Ad esempio, se apri YouTube di sera e dici: “Fammi vedere qualcosa di rilassante”, Siri potrà proporti video ASMR, suoni della natura o serie che hai già gradito. Se invece sei in macchina e chiedi a WhatsApp di “avvisare casa che arrivo”, capirà a chi mandare il messaggio basandosi sulla tua routine.
Il salto è culturale oltre che tecnologico: non parliamo più a una macchina, ma ci relazioniamo a un’intelligenza sempre più “umana”.
Altri scenari futuri: tutto controllato con la voce?
Con Siri AI, potremmo presto:
- Ordinare cibo da app come Uber Eats o Glovo con la voce
- Fare il check-in di un volo
- Gestire il calendario con comandi personalizzati (es. “Posticipa il mio meeting di 15 minuti”)
- Avviare routine domestiche smart home (“Chiudi tutto e abbassa le luci”)
La voce diventerà la principale interfaccia tra uomo e tecnologia. Ma, proprio per questo, è fondamentale educare gli utenti, proteggere i dati vocali e garantire trasparenza sull’uso delle registrazioni.
Conclusione
L’assistente vocale Siri, spesso sottovalutato negli anni passati, sta per vivere una seconda giovinezza grazie all’intelligenza artificiale. Con la possibilità di controllare app come YouTube e WhatsApp solo con la voce, il nostro modo di usare l’iPhone è destinato a cambiare profondamente.
Parlare al telefono non significherà più solo fare chiamate, ma comunicare con il dispositivo per eseguire ogni tipo di azione, in modo naturale, veloce e adattato alle nostre esigenze. Una vera rivoluzione nell’interfaccia utente.
Certo, non tutto sarà perfetto fin da subito: la privacy, l’affidabilità e la compatibilità sono ancora in fase di sviluppo. Ma la strada è tracciata. E presto basterà parlare per far accadere le cose.
