Le meduse sono animali che popolano il mare e che spesso vediamo anche arenate sulla spiaggia. Uno degli “animali” marini più antichi al mondo che è sopravvissuto fino ad oggi. Vero è che sono animali pericolosissimi perché i loro tentacoli, come arma di difesa e anche di caccia, rilasciano un potente veleno. Per gli umani è un veleno urticante, mentre per le piccole prede è un veleno paralizzante.

Non tutti sono a conoscenza che la composizione del DNA è similare al 96% ai polpi. Alcuni studiosi li hanno dichiarati come dei polpi rovesciati, ma c’è da dire che nello stato larvale il loro aspetto è uguale a quello dei piccoli polpi.

Infatti si è compreso che lo stadio iniziale delle meduse, agli albori della loro nascita, deriva da quella dei polpi e viceversa.

Polipi e meduse, diversi, ma della stessa famiglia

La specie di appartenenza della medusa è quella del plancton e, come i polipi, rientra nella famiglia Cnidari. Sia i polpi che anche le meduse hanno due fasi distinte di ciclo di vita che poi li porta ad essere adulti.

Entrambi hanno comunque delle diverse armi di diverse. Come già detto, le meduse, hanno un potente veleno. Vero è che se si è punti da una medusa, oltre a dei dolori lancinanti, si ha una zona che viene urticata in modo grave. Se le punture sono più di una si rischia anche uno shock anafilattico. I polpi invece rilasciano l’inchiostro che è più un’arma per nascondersi, ma hanno un beccuccio molto forte.

Vita della medusa, i piccoli polpi

La medusa ha un ciclo riproduttivo uguale a quello dei polpi. Le gonadi, cioè le femmine, rilasciano le uova fecondate dalla medusa maschile e le trattengono in uno stando planule. In seguito, le uova, vengono depositate sul fondale marino. In seguito la larva si trasforma in piccolini, minuscoli polipini che iniziano a nutrirsi del plancton.

La loro crescita avviene in poche settimane e possono anche avere già altri figli, poiché raggiungono prestissimo l’età della riproduzione.

Curiosità sulle meduse

Tra le curiosità sulle meduse c’è che solo la parte superiore, l’esombrella, non è urticante. Il suo “nuoto” avviene con un movimento costante dell’esombrella, invece che con i tentacoli.

Il suo corpo è composto di circa 98% di acqua. Quando vengono colpite direttamente dal Sole possono avere una sorta di “colpo di Sole” che fa perdere loro i “sensi”. In questo caso rischiano di venire trasportati sulla spiaggia. Una volta arenate si sciolgono letteralmente perché il Sole le disidrata.