In pochi o quasi nessuno conoscono il Dio del matrimonio dal nome Imeneo.

Venerato in Grecia, ma dichiarato come Dio da secondo piano, se così possiamo dire, divenne venerato nell’antica Roma. Il suo culto era molto seguito ed importante e tutti i matrimoni erano benedetti da questo Dio.

Chi era il dio Imeneo?

Imeneo era un dio “minore” che non era uno dei protagonisti della lunga, intrecciata e avventurosa vita degli altri Dei. Tuttavia era molto seguito nell’antica Roma, tanto da diventare paragonabile, come venerazione e importanza, a Bacco.

Figlio di Apollo e della musa della musica, anche se alcuni studiosi dichiarano che era figlio di Dioniso e Afrodite. Era il giovinetto che precedeva ogni corteo nuziale, quindi era il Dio del matrimonio. Esiste anche una terza versione che dichiara che Imeneo era un umano di una bellezza unica e straordinaria. Apollo si innamorò non abbandonando più la sua casa. Sempre Apollo, lo fece diventare immortale, ma non potendo raggiungere mai l’Olimpo. Diventò il Dio delle nozze, cioè del matrimonio.

L’amore impossibile di Imeneo

Nonostante fosse il pupillo di Apollo, Imeneo era un uomo molto povero che si innamorò di una delle più ricche donne ateniesi. Questo rendeva l’amore impossibile.

La bella donna ateniese intraprese un viaggio in mare per fare un sacrificio alla Dea dell’agricoltura per riuscire ad avere un buon raccolto per il suo popolo. Insieme ad altre donne si imbarcarono per arrivare sull’isola della Dea. Imeneo si travestì da donna per potersi avvicinare alla sua amata.

La nave venne assalita dai predatori del mare. Imeneo, smascherata la sua identità, salvò le donne, ma le avrebbe lasciate libere solo quando sarebbe stato celebrato il matrimonio con la donna che amava. Gli ateniesi accettarono e durante il corteo di matrimonio, Imeneo mori improvvisamente.

Molti dichiarano che Apollo, geloso dell’amore di Imeneo, lo uccise durante il corteo nuziale. Pentitosi in seguito di quello che aveva fatto, Apollo chiese al Dio della medicina, Asclepio, di riportarlo in vita. Imeneo divenne poi il Dio del matrimonio.

Culto di imeneo nell’antica Roma

Nel culto romano la rappresentazione della presenza del Dio Imeneo non era data da barbari sacrifici animali o dallo scorrere del sangue. Esso era rappresentato da aspersioni di acqua e vino e da petali di rosa e maggiorana. Ricorda il culto del matrimonio cristiano che ha origini proprio dal culto di Imeneo, quindi una festività pagana.

Durante il matrimonio gli sposi erano circondati da fiori e il loro passaggio era preceduto sempre da fiori e da aspersioni di acqua e vino. Sull’altare i due sposi bevevano acqua e vino a turno.

C’è da dire anche che l’imene, cioè la membrana nell’apertura vaginale delle donne vergine, debba il suo nome proprio a questa divinità pagana. Una volta che la coppia era sposata suggellava il loro patto con un atto sessuale e con il sangue vergineo.