Le filastrocche sono un passaggio importante dell’insegnamento. I programmi scolastici cercano di dare largo spazio proprio a queste “canzoncine”, come mai?

Ebbene ormai è certificato che la mente, la creatività, la memoria e anche le azioni cognitive, sono facili da assimilare con disegni e con canzoncine ritmiche.

Anche da adulti ci ricordiamo qualche filastrocca che ci è maggiormente piaciuta e ci ha affascinato.

Tuttavia, in base ad alcuni esperimenti educativi, si è notato che i bambini che hanno imparato delle filastrocche “numeriche”, hanno ottimi voti nella matematica. Per coloro che hanno avuto degli insegnamenti con filastrocche e disegni, sono bravi nell’artistica. Praticamente ogni una offre un supporto mnemonico importante.

Le filastrocche per i bambini dell’asilo nido

La prima interazione che si deve avere con un figlio e anche nei primi anni dell’asilo nido, è quello che riguarda le filastrocche e il gioco.

Tra queste troviamo quelle che vanno a identificare parti del corpo, ma anche ad usare in modo corretto la lingua italiana nei suoi suoni. Una di quelle che è consigliata è: occhio bello.

“Questo è l’occhio bello, (si indica un occhio)
questo è suo fratello, (si indica l’altro)
Qui c’è ha bocchetta (toccare la bocca)
e qui c’è il bel nasin.” (ovviamente toccare il naso)

In questo modo si instaura un primo contatto con il bambino, ma si iniziano anche a identificare le parti del volto che sono sempre belli.

Fruttarella, la filastrocca della frutta

Le filastrocche sono indispensabili anche per iniziare a conoscere il mondo circostante e il cibo. La frutta è un alimento importante che deve essere conosciuto dai bambini.

Esiste una filastrocca perfetta, da insegnare ai bambini dai 5 anni agli 8 anni, che li aiuta in modo da evidenziare le caratteristiche di alcuni frutti. Il titolo è: fruttarella!

“Uno è il limone profumato.
Due le pesche cadute sul prato.
Tre sono le pere gialle e mature.
Quattro le mele acerbe e dure.
Cinque sono le banane zuccherine.
Sei queste dolcissime susine.
Sette sono le arance nel cestino.
Otto le more dentro un piattino.
Nove sono le ciliegie sul ramo.
Dieci le fragole cinque per mano.”

Crescendo diventano canzoncine per giocare con gli amici

Ovviamente crescendo gli obiettivi delle filastrocche cambiano, diventano più lunghe e complesse. Alcune iniziano anche a insegnare quali sono i comportamenti giusti per la propria salute, per la morale o anche per compiere dei gesti quotidiani.

Un esempio di “autogestione” e ottimo insegnamento della propria persona è: facciamo il bagnetto!

“C’è un folletto nel bagnetto
che solletica ti lo fa, trullallero e trullallà…
Lui bagna e pulisce la pelle
con l’acqua delle stelle.
Prima di andare a letto
si deve fare sempre il bagnetto!
Solo cosi si fan sogni belli
in un letto tra fate e castelli.
Il folletto torna nel cassetto
solo fino al prossimo bagnetto.”