Il trifoglio è un’erbetta dalle foglie molto particolari: di solito sono divise e formano una specie di cuore perché in cima sono separate a metà ed incurvate.

È molto carina da vedere e, in casi particolari, può capitare che nasca uno stelo con quattro foglioline, questo viene chiamato quadrifoglio e si dice che porti fortuna.

Tornando al trifoglio normale, ecco dove si può trovare e come si fa a piantare?

Dove si trovano?

Il trifoglio è un’erbetta che si può trovare dappertutto: nei parchi, nei giardini, negli orti, in qualsiasi punto è presente un po’ di terra fertile, questo perché è una pianta chiamata foraggera annuale, inoltre appartiene alla famiglia delle leguminose.

Quello che si trova in Italia viene comunemente chiamato trifoglio alessandrino e ce ne sono di 4 diverse tipologie:

  • Fahl: ha un solo taglio,
  • Miskavi: ha uno sviluppo precoce di 3 – 4 tagli, è quella più presente in Italia,
  • Kadrawi: è in grado di fornire 2 – 3 tagli ed è quella col ciclo vitale più breve,
  • Saidi: ha una ramificazione profonda e resiste alla siccità.

In Italia ne sono state registrate ben 7 varietà:

  • Alex,
  • Akenaton,
  • Axe,
  • Laura,
  • Lilibeo,
  • Miriam,

Il trifoglio si presenta con un fusto eretto, mentre gli steli sono cavi e si trovano al suo interno, le foglie sono di forma trifogliate (o a cuore) con un peduncolo lungo.

I germogli vengono prodotti dalle gemme del colletto e dai fiori bianchi che di solito spuntano in primavera, è una pianta molto resistente al freddo e si può trovare anche tra i terreni argillosi.

Come scritto sopra, a volte può capitare che tra i trifogli ne nasca uno con quattro foglioline.

Come piantare quest’erba?

Il periodo della semina è spesso la primavera, ma dato che è una pianta spontanea, una volta che è presente sul terreno cresce da sola in alcune occasioni.

I semi devono essere mescolati insieme alla sabbia o al terriccio, poi vengono sparsi sul terreno già preparato per la loro crescita, e soprattutto dev’essere privo di erbe infestanti e parassitarie.

Poi ci va messo uno strato di terra umido sopra.

Dopo un paio di giorni i semi iniziano a germogliare e al terzo giorno iniziano a spuntare i germogli composti da 2 lobi, mentre il 3° compare dopo circa 5 o sei giorni, dopo due settimane la piantina è già pronta.

Di questa pianta sono molto utili le sue radici, esse ospitano dei batteri simbionti molto importanti, essi sono capaci di fermare l’azoto atmosferico nelle culture, per questo viene spesso utilizzata per rendere più fertile e ricca la terra da coltivare.

Anche per gli animali è un ottimo nutrimento da mettere in mezzo al loro foraggio, è pieno di vitamine e proteine adatte ai loro stomaci e alla loro digestione.

Il trifoglio è anche un’ottima pianta officinale e mellifera, viene usata per la sua azione diuretica ed è molto naturale, inoltre viene coltivata nelle zone agricole per aiutare a combattere le altre erbe infestanti.

La coltivazione non è difficile, bisogna solo stare attenti al tipo di terreno, vedere quanto è adatto e ricco per favorirne la nascita, e soprattutto di stare attenti agli uccelli che cercano cibo.

Si adatta a qualsiasi tipo di terreno purché sia ben idratato, il valore del pH dev’essere tra il 5 e l’8.

Ricordarsi della concimazione del terreno soprattutto durante la fase della semina e della crescita delle piantine, usare un fertilizzante organico e regolarsi con le annaffiature soprattutto nei mesi estivi.

Se non si ha una propria terra la si può coltivare in un vaso o nelle lunghe fioriere.