Uno dei grandi e indimenticabili tenori dell’opera lirica è stato senza dubbio Luciano Pavarotti. Voce possente, ineguagliabile e ancora oggi rimasta come quella più importante nel panorama lirico internazionale.

Luciano Pavarotti è nato a Modena nel 1935. Il padre era anch’egli un tenore, ma dilettante. Passò questa passione al figlio che aveva una buona voce già da bambino. Eseguì prettamente degli studi musicali e questo gli ha permesso di essere molto concentrato sulla carriera. Ha però evitato il conservatorio perché ha preferito dedicarsi al lavoro come istruttore di educazione fisica alle elementari.

Si è poi preparato insieme ad un istruttore di canto privato, tenore, di nome Arrigo Pola. Inizia poi a fare dei concorsi risultando un cantante lirico di grande talento. Su però nel 1961 che arriva l’affermazione professionale vincendo il concorso internazionale a Reggio Emilia.

Da qui ha iniziato un’ascesa che l’ha portato a lavorare nei più grandi teatri italiani, fino alla Scala di Milano. Qualche anno dopo, l’enorme successo in Italia, lo ha portato ad esibirsi all’estero. La possanza della sua voce era ineguagliabile. Tant’è che è arrivato ad essere richiesto in America che lo ha amato come tenore lirico fino al suo ultimo giorno di vita.

Discografia di Luciano Pavarotti

Oltre a essere un interprete delle grandi opere italiane, Luciano Pavarotti, si è distinto perché ha creato delle discografie private. La le più premiate ed elogiate ritroviamo la Turandot, Madama Butterfly, Maria Stuarda, Manon Lescaut e altre centinaia.

Indimenticabili poi le sue esibizioni per beneficenza, come il duetto con Zucchero in Pavarotti Friends. Non parliamo di un cantante Pop, ma di un tenore lirico che si è prestato ad interpretazioni epocali.

Curiosità Su Pavarotti

La sua vita è ricchissima di curiosità. La prima è quella del famoso “foulard”. In America l’uso del foulard era molto discusso. Infatti in tanti non si spiegavano questa “bizzarria” poiché in questo continente non si capisce la funzionalità di questa “sciarpine”. Quando alcuni giornalisti gli chiesero il motivo, senza scomporsi Luciano Pavarotti rispose: il foulard serve a proteggere le corde vocali. Un giornalista può fare una domanda avendo poca voce, un tenore non può presentarsi sul palco miagolando.

Altra curiosità è che proprio la voce di Pavarotti è stata studiata a livello scientifico dove sono state scoperte che le frequenze che essa raggiunge sono in grado di stimolare alcune aree del cervello che sono emozionali. Anzi su YouTube ci sono dei video. Persone che non hanno mai ascoltato le opere liriche, che odono per la prima volta Pavarotti, il 100% scoppia in lacrime emozionata.

Luciano Pavarotti, com’è morto

Fu il 2007 che Luciano Pavarotti tornò a Modena, la sua città natale. Nello stesso anno, il 6 settembre morì all’età di 71 anni. A parlare della scomparsa del tenore lirico fu l’intero pianeta poiché la sua fama ha raggiunto tutti e 5 i continenti, dove si è appunto esibito.