Nella vita sono infiniti gli incontri che si fanno. Alcuni son destinati a segnare per sempre il nostro destino, lasciando un segno visibile del loro passaggio. Altri, invece, sono soffi di vento che sfiorano per qualche istante e, per quanto piacevoli, sono destinati a sparire. Ogni volta che si entra in contatto con una nuova persona ci si mette in gioco in tutto e per tutto e si predispone il cuore a prendere ciò che verrà. Sebbene molto spesso le emozioni positive prevalgano sulle negative, in realtà capita a tutti almeno una volta negativa di entrare in contatto con uno dei più fastidiosi atteggiamenti umani: l’ipocrisia.

L’ipocrita è colui o colei che deliberatamente finge virtù che non possiede e dissimula i propri lati negativi, ingannando le altre persone. È un atteggiamento insidioso e spesso difficile da scovare ed accettare, quando lo si incontra nelle altre persone. Proprio per cercare di spiegarlo, di approfondirlo e, per quanto possibile, di capirlo, sono molte le frasi e gli aforismi sull’ipocrisia.

Frasi e aforismi sull’ipocrisia

Già gli antichi romani si interrogavano su cosa fosse l’ipocrisia e su come si potesse smascherare. Lucrezio, poeta e filosofo dell’epicureismo, scrisse: “Quando la necessità ci porta a usare parole sincere, cade la maschera e si vede l’uomo”. Come lui anche Omero, poeta greco identificato come l’autore dell’Iliade e dell’Odissea, ha dedicato il proprio pensiero a questo atteggiamento nocivo paragonandolo addirittura all’Inferno: “Per me odioso, come le porte dell’Ade, è l’uomo che occulta una cosa nel suo seno e ne dice un’altra”.

Anche le più grandi menti della fisica si sono applicate a cercare di definire l’ipocrisia. Secondo Albert Einstein, padre della relatività: “È difficile sapere cosa sia la verità, ma a volte è molto facile riconoscere una falsità”. Altro grande inventore e padre di ciò che oggi chiamiamo scienza è Leonardo da Vinci, che ha dedicato un pensiero profondo all’ipocrisia: “Il coccodrillo piglia l’omo e subito l’uccide. Poi che l’ha morto, con lamentevole voce e molte lacrime lo piange e, finito il lamento, crudelmente lo divora. Così fa l’ipocrita che per ogni lieve cosa s’empie il viso di lacrime, mostrando un cuor di tigre, e rallegrasi nel cuore dell’altrui male con pietoso volto”.

Senza prolungarsi troppo, poi, il moderno e amatissimo Stephen King scrive: “Certe monete false saltano fuori in continuazione”. Approfondisce il concetto, invece, il padre dei Miserabili, Victor Hugo: “Gli ipocriti più miti sono anche i più temibili. Le maschere di velluto sono sempre nere”. Anche uno dei maggiori scrittori del suo tempo, Mark Twain, l’inventore di Tom Sawyer e Huckeberry Finn, ha detto la sua: “La vera gloria mette radice, anzi si estende, mentre tutte le false pretese cadono come fiori: una finzione non può durare”.

Per quanto insidiosa, quindi, l’ipocrisia è un atteggiamento che ha dato filo da torcere anche alle più grandi menti scientifiche e letterarie di ogni tempo. Forse non si potrà mai giustificare, ma provare a capire sì.