La corsa dell’anello è un evento rievocativo che si svolge a Narni, di norma dall’ultima settimana di aprile ai primi giorni di maggio. Il fondamento di questa festa è la ricorrenza del patrono di Narni, il primo vescovo San Giovenale. Andiamo a vedere meglio di che si tratta.

Cenni storici

Nata per celebrare al meglio il santo patrono, la corsa dell’anello ha preso parte del programma solo in tempi recenti. In realtà i festeggiamenti nacquero nel 1371 e si svolgevano nel seguente modo: due notti precedenti al 3 maggio era di norma che il banditore decretasse l’inizio della festa, mentre il 2 maggio si teneva sempre una processione ed i Signori, a capo delle corporazioni, facevano un’ offerta al santo patrono.

Come si svolge?

Nella città di Narni, che si trova in Umbria, si svolge una festa medievale che richiama a sé paesani vestiti in abiti dell’epoca e anche turisti curiosi giunti fin lì per vedere questa usanza e anche la più famosa e attesa “Corsa dell’Anello”, nel 2020 sarà la sia 52° edizione, per questo viene svolta ogni anno.

Questa festa storica nacque nel 1969, da allora questa festa storica fa tornare indietro nel tempo le persone per 11 giorni, allietando le giornate dei cittadini e dei turisti occasionali con giostre e spettacoli, con un’atmosfera che sa di medioevo.

Il programma annuale prevede la “Corsa dell’Anello” un evento storico che viene svolto il giorno 3 maggio, per i narnesi è un giorno molto importante perché è dedicato al Santo Giovenale, in suo onore venivano organizzati dei giochi equestri dopo una cerimonia che si svolgeva nella Cattedrale del paese.

Il primo gioco era un semplice Palio, una corsa di cavalli e cavalieri, con tanto di armature e protezioni medievali, lungo un percorso che partiva da S. Andrea in Lagia fino alla Piazza dei Priori, il premio di questo Palio era una seta lunga 6 m molto preziosa e costosa.

La vera Corsa dell’Anello era riservata solo ai cavalieri di Narni, dopo aver raccolto il numero necessario di cavalieri e pagati i 4 Fiorini d’oro necessari all’iscrizione, il Vicario li mandava a posizionarsi nell’angolo della Chiesa di S. Salvato che si trovava nella Piazza dei Priori.

Prima di partecipare bisognava anche rispettare un ordine di importanza dei cavalieri: brigate militari dei Terzieri, Mezule, Fraporta e Santa Maria, dopo ogni cavaliere doveva essere armato della propria asta perché con essa doveva colpire un bersaglio che aveva un valore di 100 Soldi Cortonesi cambiato poi con un grande anello tenuto su un palo alto circa 2 m.

Oggi questa festa viene regolarmente svolta con lo stesso entusiasmo di un tempo anche se in posti diversi, infatti ora si fa in via Garibaldi a Narni.