Il Lanario Falco biarmicus è un uccello rapace che vive in Africa, nella penisola arabica, in Asia minore, in Italia e nei Balcani. In Italia è presente dall’Appennino bolognese sino alla Sicilia e può considerarsi una specie protetta, per l’esigua diffusione. Secondo le stime infatti tra il 1970 e il 1990 il numero di falchi lanari è estremamente diminuito. In Italia è presente, tuttavia, la sottospecie dei feldeggii.E’ un uccello rapace dalle medie dimensioni ed è molto simile al falco pellegrino: differisce da esso, però, per la sua figura più esile, per le dimensioni della coda e per la frequenza dei colpi di aria. Rispetto al falco pellegrino, inoltre, il falco lanario è meno abile nel volo: riesce, in ogni caso, a coprire grandi distanze.  I maschi dispongono di un’apertura alare di 1 m, mentre le femmine di circa 110 cm; ha una lunghezza compresa fra i 38 – 49  cm e raggiunge una velocità in picchiata di 300 km/h. Anche il peso rimane diversificato per i due sessi, le femmine infatti sono più grandi dei maschi: il peso degli esemplari maschi si aggira intorno ai 500/600 g, mentre quello delle femmine intorno ai 700/900 g. Nonostante la fisionomia meno imponente rispetto al falco pellegrino, il falco lanario dispone di grande potenza ed eleganza. Il piumaggio contribuisce nel delineare l’estrema bellezza del rapace: la parte superiore del corpo è grigia cenere, chiazze più scure le troviamo sul mantello, mentre più chiare sulla parte posteriore e sulla coda. La testa nelle femmine è più scura, mentre nei maschi è color camoscio. Nella sottospecie dei feldeggii la parte superiore del corpo è marrone mentre color camoscio nella parte inferiore ed il capo è bianco.

Principalmente predilige ambienti aperti come steppe e e savane. Qui si stabilisce su pareti rocciose, non nidifica ma si ripara in anfratti dalle intemperie. Ciononostante tende ad usare nidi che ruba ai corvi imperiali, ed è solito utilizzarne più di uno, in modo tale da potersi spostare in più zone della parete. L’alimentazione non differisce rispetto quella degli altri rapaci: si nutre di uccelli piccoli o di taglia media, come ad esempio poiane e albanelle, ma non disdegna nemmeno piccoli mammiferi o rettili. Di fondamentale importanza sono gli insetti che costituiscono circa il 28% della dieta: si nutre principalmente di formiche alate e di coleotteri.

Causa del rapido calo della specie dei falchi lanari è la frammentazione del territorio che necessitano di grandi estensioni di territorio per cacciare.  A render, però, la specie ancora più vulnerabili è  la tremenda pratica del bracconaggio ed inoltre, il furto di uova e di pulcini. In Italia, al fine di salvaguardare la specie, è stato necessario l’intervento dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica che ha prodotto, nel 2002, un Piano d’Azione Nazionale per il Lanario.