L’alimentazione corretta per il gatto domestico integra tutti le fasi della crescita suddividendosi non soltanto nella scelta dei prodotti maggiormente indicati, ma anche in regole precise dettate dalle abitudinarie fasce orarie. Nonostante la varietà dei prodotti alimentari per gatti disponibile sul mercato si dovranno compiere scelte dettagliate tenendo conto dell’età anagrafica dell’animale, del peso, delle eventuali patologie e del fabbisogno calorico giornaliero.

Le regole alimentari da seguire

Un gatto domestico dovrà essere sottoposto alle visite mediche e alle vaccinazioni necessarie obbligatorie ma non solo, un’alimentazione perfettamente bilanciata si dimostra in grado di agire direttamente sulla qualità della vita e della salute dell’animale. Il cibo per gatti si presenta generalmente in forma fresca, umida, oppure secca di produzione industriale.

La corretta alimentazione del gatto dovrà tenere conto delle sue esigenze e delle singole capacità da predatore, le quali gli consentiranno di poter assumere piccoli pasti suddivisi nell’arco della stessa giornata. Alla base del fabbisogno giornaliero del gatto si trova un apporto di proteine, sali minerali, vitamine, grassi e acqua. La suddivisione specifica può essere stabilita in:

  • 45-50% di proteine derivante da pesce e carne sottoposti ad un processo di cottura
  • 20% di carboidrati
  • 20% di verdure/fibre
  • 10-15% di grassi

In caso di tollerabilità, all’interno delle preparazioni fresche casalinghe, si potrà optare per una dose corretta di pesce in abbinamento a riso, ortaggi, uova e formaggio, in alternativa carne e ortaggi, carne e riso. Alimenti particolari come il fegato dovranno essere ponderati in modiche quantità al fine di evitare il rischio di insorgenza di disturbi e patologie nel gatto quali ipervitaminosi A e dissenteria. In alternativa alla carne, oppure in abbinamento, si potrà inserire all’interno dell’alimentazione del gatto anche yogurt e latticini. 

Rispetto al fabbisogno di un gatto sedentario di appartamento le specie abituate all’esterno necessiteranno di un 10-20% di calorie in più, soprattutto in presenza di temperature particolarmente fredde. In caso di una gatta incinta oppure in stato di allattamento il fabbisogno giornaliero dovrà essere aumentato del 20-25%. 

Alimentazione e diverse fasi della vita del gatto

Lo svezzamento di un gatto dovrà avvenire tra le 3 e le 4 settimane, aggiungendo al latte anche le crocchette specifiche di origine industriale. Ad una parte di cibo secco dovranno essere aggiunte tre parti di acqua o latte, fino alle 6-8 settimane. Al raggiungimento di 10 anni di età il gatto viene considerato a tutti gli effetti anziano, necessitando di un’alimentazione ‘senior’ disponibile e quantificata a livello industriale sotto forma di pasti secchi oppure umidi.