Avreste mai pensato di potervi immergere sotto’acqua respirando proprio come fanno i pesci? Dall’idea di un designer giapponese sono state progettate le prime branchie stampate grazie alla tecnologia 3D, denominate Amphibio, in grado di replicare la respirazione subacquea dei pesci. Per il momento il progetto giapponese rimane circoscritto all’interno di un’idea su carta, mentre nel corso del prossimo futuro, in uno scenario puramente distopico, le branchie artificiali in 3D potrebbero consentire la sopravvivenza della popolazione.

Amphibio: caratteristiche delle branchie in 3D

L’ultima invenzione tecnologica giapponese prevede la possibilità futura per l’essere umano di poter respirare sott’acqua replicando il medesimo funzionamento delle branchie dei pesci. Il progetto chiamato Amphibio è stato sviluppato in tecnologia 3D e materiali altamente leggeri, nonché indossabili come una comune sciarpa.

Amphibio replica i processi di funzionamento e la struttura delle branchie, presente soltanto negli animali di tipologia acquatica e in alcuni animali terrestri quali molluschi, anellidi e artropodi. L’organo si struttura in forme differenti, con diverse origini, ma generalmente presenti in forma numerica superiore a uno. All’esterno delle branchie l’acqua che scorre si presenta ricca di ossigeno catturato dall’esterno dell’ambiente, mentre i liquidi a provenienza delle cellule e dei tessuti poveri di gas ma ricchi di anidride carbonica consentono la cessione per diffusione delle sostanze per respirare l’ossigeno direttamente all’interno dell’acqua.

Nello sviluppo delle branchie artificiali si è cimentato anche un israeliano progettando le ‘Like a fish’, un prototipo per consentire la respirazione sott’acqua, nonché la versione ‘Fuji Systems’ a presentazione delle branchie ‘Donkey artificial gill’.

La versione delle branchie in 3D ideata da Jun Kamei,  designer e scienziato dei materiali del Royal College of Art, integra un equipaggiamento subacqueo studiato sulla necessità della leggerezza di trasporto. Amphibio presenta un materiale poroso e idrofobico in grado di attingere all’ossigeno direttamente dall’acqua, rilasciando all’esterno l’anidride carbonica accumulata.

Amphibio: la tecnologia innovativa

La tecnologia delle branchie in 3D Amphibio si ispira alla capacità di alcuni insetti acquatici nel ricreare una bolla d’aria estremamente sottile, grazie ad uno strato di peli idrofobici, utilizzandola come una specie di maschera da sub per respirare sott’acqua. La realizzazione dei materiali sarà stampata in 3D grazie alla collaborazione con la RCA-IIS Tokyo Design Lab.

Tuttavia il progetto necessita di una versione di stampa ‘xl’ per consentirne il reale utilizzo agli esseri umani, sotto la necessità di uno scambio ossigeno e CO2 pari a ben 32 metri quadrati per i quali si dovranno continuare a promuovere una serie di modifiche ai successivi prototipi.