turing phone 2In America lo hanno già ribattezzato «il telefono anti Fbi». Si chiama, Turing Phone in onore di Alan Turing, il crittografo e matematico inglese considerato il padre dell’informatica dell’intelligenza artificiale.

Fu Turing, infatti, ad inventare la macchina per decifrare i messaggi in codice che i tedeschi si scambiavano durante la seconda guerra mondiale.

Il contenuto di questo telefono è crittografato, addirittura, con un sistema di cifratura militare anti hacker. Il Turing Phone offre, inoltre, una e-mail tutta sua e persino un social network non intercettabile.

Anche le telefonate tra due Turing Phone non possono essere spiate o ascoltate nemmeno dalla polizia. Non è un caso che il lancio pubblicitario del telefono avvenga proprio adesso, dopo il clamore per la vicenda dell’iPhone usato dai terroristi in California, violato dall’Fbi contro il volere di Apple. Situazione a mio avviso discutibile: se neanche le forze dell’ordine potranno visionare i contenuti dei cellulari come verranno svolte le prossime indagini?

E’ il caso, in questo periodo storico, di essere così blindati anche nell’ipotesi terrorismo?

Come faranno i nostri eroi a scoprire i piani dei cattivi senza l’accesso ai loro dispositivi?

Per adesso sembra che in pochi si pongano queste domande.

Le prevendite dello smartphone in questione hanno fatto il tutto esaurito: 10 mila pezzi da 870 dollari hanno trovato un acquirente che riceverà il telefono agli inizi di giugno.

Il cellulare è impermeabile e può essere usato persino durante un’immersione, lo schermo touch protetto  da Gorilla Glass 4 non si rompe e non si graffia, la scocca è in Liquidmorphium, una lega di metallo più dura di titanio e acciaio.

Sembra più una macchina da guerra che un telefono.