dollaro-USAAll’inizio della  settimana, il dollaro USA si è collocato vicino ai suoi massimi fatti registrare negli ultimi otto mesi nei confronti delle principali valute mondiali. Spinto da una serie di dati incoraggianti circa l’economia del paese, nonché dalle aspettative su un prossimo aumento dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve il mese prossimo, il biglietto verde si è ulteriormente rafforzato sull’euro e sullo yen nel corso degli ultimi giorni. Gli andamenti dell’euro invece risentono degli annunci della Banca Centrale Europea: sembrerebbe certo un nuovo intervento di politica monetaria da Francoforte, che costituirebbe un altro “quantitative easing” dall’effetto ribassista dell’euro nei mercati degli scambi valutari internazionali.  Il dollaro ha fatto registrare segnali di crescita anche nei confronti di altre valute del vecchio continente, come franco svizzero e sterlina inglese.

Per quanto riguarda la coppia EUR/USD, il valore aggiornato al primo giorno del mese di dicembre si attesta su 1,0626. Come evidenziato da http://www.forexitalia24.com/forums/ la quotazione non toccava valori simili da metà aprile di quest’anno, quando era scesa sotto 1,0500, per poi tornare ad oscillare verso l’alto fino a superare più volte quota  1,1000. Ricordiamo che solamente nel periodo tra il luglio 2014 e il marzo 2015, la moneta unica ha perso ben il 24% del suo valore nei confronti di un dollaro in inesorabile rafforzamento sui mercati valutari. Lo scenario rialzista si è poi affievolito nel corso dei mesi successivi, tuttavia il dollaro rimane in lieve crescita, supportato dalle intenzioni di politica monetaria del sua Banca Centrale.

Il suo rafforzamento nei confronti delle maggiori valute europee rispecchia l’affanno patito dalle economie della zona euro e di alcuni paesi come la Svizzera, che stanno cercando ancora delle misure per uscire dalla morsa della crisi. Se il peggio sembra passato, la crescita è ancora lenta e i dati occupazionali non fanno registrare dei miglioramenti significativi, benchè il trend stia iniziando ad assumere una direzione positiva. I margini di crescita non sono tuttavia convincenti, e di questo ne approfitta l’economia americana, che negli ultimi mesi ha avuto il vantaggio di non subire i contraccolpi estivi della crisi del mercato azionario cinese e delle incertezze finanziarie prodotte dal difficile caso della Grecia.