Con l’inverno alle porte, il riscaldamento è a rischio in tutta l’Ucraina, a causa dell’interruzione delle forniture di gas da parte di Gazprom, derivante dai mancati pre-pagamenti da parte di Kiev. E’ stato l’amministratore delegato della compagnia russa, Alexiei Miller, a specificare che se il metano già pagato è stato consegnato, non sono giunte nuove richieste da parte dell’Ucraina.riscaldamento1

Non si tratta di una decisione inaspettata, poiché giunge dopo l’annuncio di Naftogaz, l’azienda del gas ucraina, di non avere più bisogno di rifornimenti. Intanto, però, le temperature nel Paese sono già scese intorno allo zero e se Kiev dovesse aver realmente bisogno di gas, non saprebbe come ovviare.

Va peraltro specificato che insieme all’Ucraina, potrebbe essere a rischio anche il rifornimento del continente, compreso il nostro Paese, in quanto l’Ucraina per ovviare al problema sta prelevando il gas dalle riserve esistenti nei depositi, che a loro volta non sono riempiti a sufficienza per ovviare al fabbisogno anche dell’Europa.

La situazione attuale arriva dopo l’accordo sui prezzi delle forniture all’Ucraina che era stato raggiunto a settembre, non senza  la mediazione europea tesa a cercare di trovare un punto di incontro in grado di scalfire la reciproca diffidenza tra ucraini e russi. Un primo fronte di crisi aveva però già scalfito la ritrovata serenità tra Mosca e Kiev, quando due milioni di abitanti della Crimea si erano all’improvviso ritrovati senza luce e riscaldamento per effetto di una serie di esplosioni che aveva provocato il danneggiamento delle linee elettriche. Un primo assaggio della tensione che torna a aleggiare tra i due paesi e che preoccupa non poco alla luce dell’abbattimento del caccia russo sui cieli della Turchia, che potrebbe sfociare in una crisi tra la Nato, di cui Ankara fa parte e il Paese guidato da Putin.